martedì 24 aprile 2018

Alta Valsugana: non basta il conferimento della plastica a pagamento, i sacchetti biodegradabili per le frutta e verdura vanno smaltiti nell'indifferenziato...


È notizia recente che AMNU ha invitato i cittadini dell'Alta Valsugana a non riutilizzare per l'umido i sacchetti biodegradabili obbligatori da inizio anno.

Non sono compatibili con l'impianto di trattamento di Cadino perché si degradano troppo lentamente.

La notizia non è un pesce di aprile!

Ricapitolando: siamo obbligati a pagare dei sacchetti biodegradabili per poter comprare frutta e verdura, ma una volta utilizzati devono essere trattati come rifiuto indifferenziabile, peggio della plastica insomma...

Questa limitazione vale per AMNU, ma ci chiediamo se sia solo l'Alta Valsugana a conferire l'umido a Cadino...

A questo punto ci dovrebbero spiegare a cosa servono, al comune cittadino, i sacchetti cosiddetti biodegradabili...

La risposta arriva da Massimo Centemero, direttore del Consorzio Italiano Compostatori (CIC): in una intervista al giornale La Stampa ha dichiarato che i sacchetti obbligatori dal 2018 sono biodegradabili, compostabili e compatibili con il sistema impiantistico nazionale.

Chiaro o no?
No!

http://www.ladige.it/territori/pergine/2018/04/21/amnu-niente-umido-sacchettini-bio

http://www.lastampa.it/2018/01/12/scienza/ambiente/focus/sacchetti-biodegradabili-otto-verit-per-una-migliore-raccolta-dellumido-domestico-4uOpGIXjX9anX7QOx2kMDM/pagina.html

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