venerdì 21 maggio 2021

Un progetto ambizioso per la Masera


Nel maggio 2020 è stato presentato in Giunta comunale un progetto ambizioso di riqualificazione e ristrutturazione dell’ex Macera Tabacchi per conservare un pezzo della memoria storica della nostra città e allo stesso tempo farla rinascere come fucina produttiva, una fabbrica di idee e cultura a Levico e per Levico.

La proposta, presentata da un team di 12 professionisti tra architetti, ingegneri, musicisti, specialisti dell’alta formazione artistica, consulenti di comunicazione, marketing e sostenibilità, prevede la creazione, per la prima volta in Italia, di un Politecnico delle Arti Performative, cioè un’istituzione formativa di livello universitario e post-universitario per giovani artisti del palcoscenico (attori, danzatori, musicisti) nonché polo tecnologico di ricerca e innovazione per le discipline teatrali. Il progetto prevede anche una biblioteca specialistica moderna, un teatro cittadino all’avanguardia in grado di ospitare produzioni professionali e consentire alternanza scuola-lavoro agli allievi del Politecnico, e spazi di comunità per le associazioni locali e progetti sul e per il territorio.


L'obiettivo del progetto Màsera è quindi non solo quello di formare una nuova generazione di artisti a tutto tondo che sappiano inserirsi in un mercato internazionale in continua evoluzione, ma anche e soprattutto quello di produrre spettacoli che non siano più semplici “eventi” ma progetti tecnologici: produrre conoscenza e risorse che altre organizzazioni, culturali e non, siano in grado di usare in altri contesti. 


Con l’appoggio della Giunta comunale, la proposta ha avuto anche un percorso in Provincia con l’incarico ad un economista di vagliarne la sostenibilità economica. A settembre 2020 il team del progetto avrebbe dovuto ricevere un mandato (gratuito) di 6 mesi dalla PAT per assicurarsi la disponibilità di potenziali sponsor privati internazionali così da costituire un partenariato pubblico privato. Purtroppo, a quel punto, per ragioni ancora sconosciute, la Provincia non ha più dato una risposta, né positiva né negativa, fino al recente accordo con il Comune di demolire completamente la Màsera.


Ma il team del Politecnico non demorde! Stanno cercando di raccogliere la partecipazione di altri attori importanti del territorio, a partire dalla stessa Università di Trento, per proporre una soluzione che possa consentire di tenere in piedi almeno una parte dell’edificio e contemporaneamente creare a Levico un centro di ricerca ed innovazione tecnologica per le arti performative, un settore in grande crescita a livello internazionale ma in cui il nostro Paese è ancora fanalino di coda. Il Politecnico delle Arti Performative della Màsera, come istituzione leader nella formazione, ricerca e creazione, metterebbe il Trentino al centro della produzione artistica e culturale più innovativa nel panorama nazionale ed internazionale.

Le immagini inserite nel testo sono alcuni dei rendering iniziali così come proposti originariamente in Giunta. Conservano la totalità dell’edificio della Màsera a cui si accosta una struttura nuova ad ospitare un teatro professionale di 350 posti. Cercare di creare un qualcosa di nuovo ed innovativo conservando il più possibile il preesistente senza snaturarlo è stato l’elemento centrale che ha caratterizzato questo primo studio di pre-fattibilità. Sicuramente, a prescindere dalla bontà delle scelte estetiche della ristrutturazione, questo progetto va valutato per la spinta innovativa: dall’offerta formativa, che per la prima volta in Italia realizza un polo di alta formazione centrato sull’interdisciplinarietà delle arti, alla realizzazione di un Teatro del Politecnico, che sia non solo spazio dell’alternanza scuola-lavoro ma anche hub culturale per il territorio, il progetto Màsera è proiettato verso il futuro e propone un cambiamento di modelli economici, metodi formativi, gestione e sostenibilità.


lunedì 17 maggio 2021

Ruine levicensi


Terzine levicensi: si parla di ruine…


Nel bel mezzo del centro in via Dante

mi ritrovai contro a una ruina oscura,

senza tetto e molto pericolante.


E’ così quando l’uomo non cura;

non serve poi fare alcuna moina,

se sai che il cinema a lungo non dura.

 

Il cinema non è la sola ruina;

la Masera si erige minacciosa

a chi all'edificio s’avvicina.


Da molti anni si discute indarno a iosa.

Voglion demolir con il tritolo;

agir anni pria, era bella cosa.


Poi volgo il guardo verso Vetriolo;

delle antiche e già frequentate terme

lì vedo, consunto, il ricordo solo.


A tali ruine non restare inerme,

curati di lor mentre guardi e passi;

il futuro da te attende conferme!


Alberto Giacomoni